"In Africa con lui, poi in tournée. Era curioso, ironico e riservato"
On Panodyssey, you can read up to 30 publications per month without being logged in. Enjoy27 articles to discover this month.
To gain unlimited access, log in or create an account by clicking below. It's free!
Log in
"In Africa con lui, poi in tournée. Era curioso, ironico e riservato"
Si inserisce di seguito l'intervista (uscita ne "Il mattino di Padova" il 4 luglio 2022) a Rosaria Ruffini, che si occupa di teatro contemporaneo all'Università di Venezia. La studiosa racconta del suo rapporto con il drammaturgo Peter Brook, del cui teatro si è interessata fin da studentessa.
Rosaria Ruffini incontra Peter Brook nel 1999, quando si trasferisce in Francia per studiarne la produzione drammaturgica durante il suo dottorato di ricerca. Lo segue poi anche negli anni successivi, fino al 2010, e il suo bagaglio di esperienze ha dato origine al saggio "Le Afriche di Peter Brook", volto a spiegare la passione del drammaturgo per il continente africano, e ciò che ne è conseguito per il suo teatro, dagli anni Settanta fino ad oggi.
Così Rosaria Ruffini afferma su Peter Brook:
Il suo interesse per l'Africa andava oltre il teatro. Ci andava spesso per incontrare persone, aveva moltissimi legami con scrittori, drammaturghi, attori. L'Africa per lui era una concretizzazione di quello "spazio vuoto" che aveva teorizzato nel suo libro.
Buona lettura!