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Tarocchi

Tarocchi

Publié le 22 oct. 2024 Mis à jour le 22 oct. 2024 Fantaisie
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Tarocchi

Questa storia prende luogo in una montagna, sperduta nella vastità di una catena montuosa perennemente ghiacciata. Nonostante il gelo e la neve non abbandonino mai l'intera regione, tanto che anche da molto lontano chi esplorava le inospitali zone limitrofe giurasse con convinzione di aver visto imponenti palazzi interamente formati da blocchi di ghiaccio, quando in realtà queste strutture altro non erano che gli ampi ghiacciai illuminati da un sole gelido, vi era nascosta tra questi monti una piccola collina. Questa era sempre adornata da ciuffi d’erba verde, poco più alta delle caviglie di una fanciulla, e da migliaia di piccoli fiori variopinti, bianchi, gialli, viola, azzurri, i quali, se mossi da una lieve brezza, parevano trasformare quei prati ameni in una viva tavolozza di colori. Al centro di questa piccola valle si nasconde una piccola sorgente di acqua termale, che ribollendo dalle profondità della terra, fà capolino dando vita ad una piccola sorgente perfettamente circolare d’acqua cristallina. E nelle notti di luna piena, quando il cielo è terso e le stelle adornano quel piccolo orbe bianco come una magistrale corona di fiori infuocati, si dice che la luna si rifletta nella sua completezza sullo specchio d’acqua che è la sorgente, facendolo diventare punto focale della possente energia degli astri. E si dice che proprio grazie a questo misterioso potere chiunque si specchi nelle acque del lago, e quindi sulla superficie della luna, possa godere di bizzarre visioni, delle quali è il protagonista. Ed è proprio quando i bizzarri racconti che i viandanti si sussurrano davanti ai focolai nelle vecchie locande risultano corrispondere alla realtà che prendono forma le vite più bizzarre mai vissute. “Vissute da chi?” vi starete chiedendo. Ebbene, si dà il caso che, per poche ore ogni anno, quella collina non sia affatto disabitata, ma tutt’altro. Si dà il caso che, nelle terse e fresche notti estive di luna piena 35 ragazze si debbano dirigere scalze attraverso quei verdi prati, ridendo e giocando sotto il vigile sguardo degli astri e delle costellazioni, verso la sorgente, al fine di portare a compimento un antico rituale e scoprire il loro destino.  

 

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