Il re dei gatti .2
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Il re dei gatti .2
L'ombra incombente
“Sono venuta a vedere cosa sta succedendo” rispose una voce dietro di lui “Sakamoto mi ha detto che dobbiamo approntare i preparativi”. La coda di Fenrir si agita ritmicamente nel vuoto. “Mia cara amica, questo è ciò che temo, non ciò che desidero. Sarebbe da sciocchi chiudere i nostri occhi per nascondere la verità alla nostra ragione. Vivere in un'illusione, per quanto bella, rimarrà sempre una vita dedita ad una bugia”.
“Non ha neanche senso prepararsi ad accogliere ciò che potrebbe non arrivare mai” rispose la gattina, “così facendo sarai tu a costringerli ad attaccarti, se non addirittura finirai per muovere tu il primo passo contro di loro”.
“Non sono queste le parole che mi aspettavo da un amica”.
“Sono proprio le parole che non vorresti mai sentir pronunciare, quelle che provengono da un vero amico”.
La gattina salta a fianco a Fenrir per poi superare il muretto e continuare per la sua strada.
Tutti i gatti intuiscono l’incombenza di un pericolo imminente, ma non tutti accettano allo stesso modo la sua esistenza. Non che siano vigliacchi, anzi non si tirano mai indietro se c’è da fendere qualche zampata, solo che preferiscono sempre non farlo. La pace, la tranquillità, la calma sono le virtù al centro della vita di ogni gatto.
Fenrir, ancora seduto sul pilastro d’angolo del muretto, sempre con la coda a mezz’aria, riflette sul da farsi, continuando ad interrogarsi prima di compiere un 'balzo’. “Quando sei in volo non puoi più tornare indietro”. La sua figura seduta sotto il cielo stellato è quasi invisibile, se non fosse per i due occhi gialli che scrutano la notte. È possibile vederlo solo eclissando la sua silouette con la luna piena. Sakamoto gli si avvicina: “Io ho riflettuto” gli dice, “lottare, combattere, mettere a rischio la nostra quiete. Io sò come prevenire tutto ciò, eliminando il problema alla radice. Addestriamoci, miglioriamo. Facciamo in modo che nessuno abbia il coraggio di marciare contro di noi”.
“Ho già capito dove vuoi arrivare” gli risponde Fenrir “ed ho paura che facendolo finiremmo solo con l’ottenere l’effetto contrario. Non c’è via di salvezza.”
“Apprendendo il nostro fine, le nostre motivazioni, loro saranno sicuramente dalla nostra parte e ci concederanno di assistere ai loro insegnamenti”.
“I cinque saggi non sono ciò che si proclamano, sono completamente pazzi.”
“E lo sei anche tu! Lo hai detto tu che non vedi via di salvezza, e quando io te ne propongo una tu ti rifiuti! Se la strada che stiamo percorrendo non ha altre vie, tanto vale giungere all’arrivo preparati”.
“Così sia”.