Emilie giunge a me in sogno
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Emilie giunge a me in sogno
Ultimo titolo della collana Edice 69, Emilie giunge a me in sogno è un breve testo surrealista scritto e illustrato da Jindřich Štyrský nel 1933. Pubblicato come stampa privata, appartiene alla cosiddetta “fase erotica” di Štyrský, in cui la ricerca sulla sessualità e la psiche si interseca con quella sui rapporti tra desiderio erotico e creazione artistica.
Emilie giunge a me in sogno è un testo denso e ambiguo che avvolge il lettore in uno spazio-tempo spudoratamente personale e soggettivo. Davanti agli occhi di chi legge si materializzano immagini di corpi femminili e oggetti che appartengono al sogno, al desiderio, al ricordo di un io narrante tanto feticista quanto melanconico che tende a sovrapporsi con la figura autobiografica di Štyrský.
Tradotta in francese, tedesco e inglese, l’opera appare ora per la prima volta anche in italiano in un volume che, oltre a comprendere l’edizione originale del testo con la postfazione di Bohuslav Brouk e le riproduzioni dei collage dell’autore, include altri quattro testi brevi («Sogni») di Štyrský.
Jindřich Štyrský (1899-1942) è stato uno dei massimi esponenti dell’avanguardia ceca e ha notevolmente influenzato la cultura visiva nazionale ed europea. Pittore e fondatore, insieme a Toyen, dell’artificialismo negli anni Venti, diventò poi membro del Gruppo surrealista in Cecoslovacchia. Accanto alla pittura, Štyrský si dedicò alla fotografia e al collage.
Fu anche un acuto e critico osservatore dell’avanguardia, come dimostrano i suoi articoli sul poetismo e sul surrealismo, nonché gli studi su Lautréamont, Rimbaud e de Sade. Insieme a Karel Teige ha rinnovato il linguaggio visivo dell’oggetto libro, tanto nelle copertine quanto nell’illustrazione, come dimostrano anche i suoi due progetti editoriali oggi più noti, la rivista Eroticka revue e la collana Edice 69.