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Sono nata guerriera, ma non sapevo a quale esercito appartenessi.

Sono nata guerriera, ma non sapevo a quale esercito appartenessi.

Veröffentlicht am 7, Nov., 2022 Aktualisiert am 7, Nov., 2022 Kultur
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Sono nata guerriera, ma non sapevo a quale esercito appartenessi.

"Poi, il 3 settembre del 2007, mi sono risvegliata dall'anestesia e ho preso atto, nella maniera più brutale, che la felicità è qui e ora. Aspettiamo, aspettiamo con ansia che qualcosa accada e poi comprendiamo che il meglio è già passato e non ce ne siamo accorti. Ma io non posso permettermi che vada così, perché ho una probabile scadenza e devo far girare le cose. Non ho paura per me: so che sto dando il massimo per affrontare questa battaglia che non ho chiesto di combattere. Vivrò al meglio quel che resta del giorno. Dopo sarà quel che sarà. Guardo avanti e guardo indietro e visto che si sono presi poco cura di me nella mia infanzia, ho deciso di prendermi cura di una zia malata nel corpo e nella mente, anche se non so bene cosa fare per lei. Intendo raccontare la sua storia e la mia".

 

 

Proposto da Giorgio Amitrano al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:

«La testimonianza lucida e vibrante di una donna in lotta contro la malattia, ma soprattutto contro l’ingiustizia e il silenzio. Attraverso il racconto di una congiura di famiglia ai danni di una vittima ignara, l’autrice illumina il tema eterno dei conflitti familiari di una luce nitida e nuova. Due vite apparentemente lontane, quella della narratrice e di una zia rinchiusa da ragazza in manicomio, si scoprono intimamente connesse, unite da quella inerzia invisibile che gela i rapporti umani e si trasmette attraverso le generazioni. Madri gotiche è un libro che scuote, indigna, commuove, e infine diverte, grazie a una sottile ironia che sfuma la tragedia e la alleggerisce. Scritto dall’autrice come una lettera indirizzata soprattutto a sé stessa, si consegna al lettore come un romanzo compiuto, capace di toccare, attraverso la cronaca di una esperienza privata e unica, la vita di tutti.»

 

 

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